Lo stesso giorno in cui veniva rinvenuto il corpo senza vita di Marco Magrin, 53 anni, operaio in una ditta di sfilettatura del pesce, costretto da mesi ad occupare illegalmente un box auto privo di riscaldamento per trovare un precario rifugio dal freddo che probabilmente lo ha stroncato, l’editoriale di un ignobile fogliaccio[1] – laContinua a leggere “IL DIRITTO DI CREPARE”
